Inno al body positive
- Valery
- 6 feb 2022
- Tempo di lettura: 3 min

"Sei troppo grassa”, “Sei troppo magra”, “Ma mangi?”, “Ti si vedono le ossa”, “Ma guarda che smagliature”, “Ma quella si vede allo specchio?”, “Perché non ti fai fare una dieta?”, “Hai la cellulite”.
Quante volte ci siamo sentite dire almeno una di queste frasi. Io molto spesso. Mi sono sentita dire che sono troppo magra, che sono anoressica, che non mangio abbastanza (vi posso assicurare che mangio il giusto, a volte pure più del giusto). Ho un ricordo molto brutto, un avvenimento per cui mi sono sentita giudicata dalle persone che mi circondavano. Sono stata una settimana fuori casa per uno stage di danza. Sono andata via da casa non serena in quanto avevo i miei genitori che attraversavano un brutto periodo, litigavano molto spesso e io avevo sempre il pensiero fisso di loro due. In più era estate, facevano 38 gradi all’ombra e bhe d’estate si ha sempre molto meno appetito. Per la colazione e il pranzo non ho avuto problemi, riuscivo a mangiare tranquillamente come sempre. La sera andavamo a cena molto tardi (rispetto ai miei standard) e non avevo mai appetito. La sera iniziava un vero e proprio calvario: non riuscivo a mangiare e le persone con cui ero mi rendevano tutto più difficile e pesante. “Se vai avanti così muori”, “sei anoressica”, “devi ingrassare”. Questi commenti non fanno stare meglio una persona che di per sé è ansiosa, non mi hanno fatto vivere al massimo quell’esperienza. Nessuno ha mai pensato “okay, non tartassiamola di altre preoccupazioni”. Non ero assolutamente a mio agio. E tutto ciò iniziava ad avere conseguenze sulle mie giornate: ho smesso di ballare per circa 2 giorni durante lo stage perché mi sentivo fuori luogo con loro, stavo da sola dalla mattina al tardo pomeriggio, chiusa in camerino e credetemi…stavo meglio lì da sola, a leggere dei libri anziché di là con loro. Ho ripreso a mangiare anche a cena, cercavo di isolarmi il più possibile per non sentire i loro commentini spiacevoli. E lo so, ne sono consapevole del fatto che loro sicuramente mi avranno parlato alle spalle ma tanto non mi importava più: solo io conosco me stessa e il mio corpo, io so che la mia magrezza è una questione di genetica (mi sono alimentata per un’intera settimana di cibo spazzatura e pesavo sempre uguale) e agli altri non deve importare quante ossa mi si vedano.
Per un certo periodo anche la mia famiglia è stata preoccupata per me. Credevano che questo mio non mettere peso fosse dovuto dal fatto che non mi alimento abbastanza. Mi hanno portato da una nutrizionista e nonostante la sua dieta non sono ingrassata di almeno un etto.
“Lei è grassa sicuramente ha le smagliature”: ragazze, parliamoci chiaro. È colpa nostra se tutto il mondo giudica la forma fisica. Spesso siamo così immature da giudicarci l’una con l’altra dimenticando il fatto che se non ci sosteniamo a vicenda come possiamo pensare che gli altri non ci giudicano? Con questo non sto dicendo che l’anoressia e l’obesità siano giuste, non sto dicendo assolutamente ciò. Sto dicendo che prima di giudicare un corpo bisogna conoscere cosa c’è dietro. Magari “la grassa” che tu stai prendendo in giro al mare mangia meno di te che sei normopeso però per problemi ormonali non riesce a dimagrire. Magari “l’anoressica” conduce uno stile di vita sano, si alimenta con il giusto quantitativo di calorie ma ha un metabolismo tale che la porta a restare magra. Smettiamola di giudicarci, guardiamo tutte insieme allo specchio e rendiamoci conto di quanto siamo perfette così.
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