Io e il covid

Alzi la mano chi è stato così fortunato da non prendere il covid. In Italia sono circa 17.000.000 le persone che da inizio pandemia hanno contratto il virus. Ognuno dei malati ha sviluppato sintomi ed esperienze diverse: c’è chi, purtroppo, non ce l’ha fatta a sopravvivere; c’è chi è stato in terapia intensiva e ne è uscito vincitore; c’è chi ha avuto bisogno di essere ricoverato; c’è chi si è curato a casa e chi non ha avuto alcun sintomo.

La mia storia di convivenza con il covid è stata travagliata e traumatica. Prima di giungere al momento in cui sono diventata positiva è meglio fare un passo indietro.

Io avevo il terrore di fare il vaccino. A fine novembre mi sono convinta, anche perché avevo bisogno di lavorare e senza il vaccino non avrei potuto farlo, e ho prenotato la prima dose per fine dicembre. A fine dicembre mi sono sottoposta alla prima dose e grazie al cielo non ho avuto assolutamente nulla: non ho avuto febbre e non ho avuto alcun sintomo spiacevole. Ho avuto solo il braccio abbastanza gonfio e rosso nel sito nell’iniezione.

Ma fin qua tutto bene. Ero felice di aver trovato il coraggio, ero felice di stare bene.

Ma è proprio dal giorno dopo che è iniziato il mio calvario.

Mia sorella sta male tutta la notte. Le sale la febbre, le viene la tosse e le viene un mal di gola allucinante. Il medico le consiglia di sottoporsi a tampone rapido che, ovviamente, conferma l’inevitabile: mia sorella aveva contratto il coronavirus.

Che dire? Panico.

Io avevo appena fatto il vaccino, ero consapevole del fatto che il vaccino entrasse in circolo solo dopo 14 giorni e in televisione non facevano altro che dire che i non vaccinati andavano dritti in terapia intensiva. Nonostante tutto ciò ho cercato di mantenere la calma e adottare tutte le precauzioni possibili: ho disinfettato tutta camera mia, ho disinfettato il bagno e tutte le porte di casa e mi sono chiusa in camera mia. Ho passato il Capodanno peggiore della mia vita. Chiusa in camera, senza voglia di mangiare per paura di morire e triste per mia sorella: era molto traumatizzata.

Il 2 gennaio ho capito di essermi infettata. Mi sono svegliata piena di sudori freddi, con un male all’orecchio e un mal di gola allucinanti. Non solo il mio risveglio è stato traumatico. Mia mamma aveva la febbre a 38 ma senza altri sintomi. Vista la situazione potevamo solo farci un tampone rapido in casa. Entrambe negative, ma molto semplicemente perché il tampone rapido non rileva la carica virale bassa. Il giorno stesso ho contattato il mio otorino di fiducia che mi ha prescritto dei medicinali, tranquillizzandomi che, in caso di covid, ormai i miei sintomi erano quelli.

A mia mamma, visto la presenza della febbre, le hanno prescritto di fare un tampone molecolare il giorno dopo (ovviamente era positiva). A me, dato l’assenza della febbre, mi hanno detto di fare il tampone rapido in farmacia il decimo giorno dopo l’ultimo contatto con mia sorella.

Resoconto di questi 10 giorni? Non avevo fame, ho perso la bellezza di 3 chili, ho fatto più starnuti in 10 giorni che in tutta la mia vita.

Inutile dirvi che ero positiva al covid.

Come l’ho presa?

Male. L’ho presa molto male. Egoisticamente o positivamente (mai parola fu più giusta) ero convinta che non lo avrei mai preso. Infondo con tutte le persone che ci sono al mondo perché sarebbe dovuto venire proprio a me? A volte ci crediamo così speciali che crediamo che le cose brutte non ci possano mai capitare a noi ma sempre e solo agli altri.

Dopo la scoperta della positività mi è passato il mal di gola e il male all’orecchio ma avevo un po' di tosse e perdevo molti capelli. 10 giorni dopo mi sono sottoposta al molecolare ma, essendo che avevo ancora i sintomi, ero più che convita che sarei risultata ancora positiva. Infondo mia mamma e mia sorella dopo ben 10 giorni erano ancora positive e ormai erano asintomatiche.

E invece la vita ha deciso di farmi un regalo: ero negativa dopo solo 10 giorni. Non potevo essere più felice di così.

E voi, avete preso il covid? Qual è la vostra storia?